mercoledì 2 febbraio 2011

Diario di una schiappa: il libro diventa un film, ecco il trailer!


Diario di una schiappa: il libro diventa un film, ecco il trailer

Boom di vendite sugli scaffali delle librerie. Ora Diario di una schiappa, il libro rivelazione di Jeff Kinney, sbarca al cinema. Il film, presto in uscita nelle sale USA, è prodotto dalla 20th Century Fox e spera di replicare il successo del romanzo da cui è tratto.

Chi è la schiappa in questione? Il ragazzino protagonista, Greg Heffley. Normalissimo, un po’ imbranato, piuttosto bassino, poco successo con le ragazzine della scuola. Insomma, è lui a sentirsi una schiappa.

Greg in realtà è un fantastico antieroe, che vive una serie di avventure tragicomiche, contornato da personaggi buffi e strampalati.
Ecco il trailer del film, ancora in lingua originale:

http://www.youtube.com/watch?v=S5JeFffjw-4&feature=player_embedded

Diario di una schiappa, che in Italia è edito da Castoro, e in USA si chiama Diary of a Wimpy Kid, è un caso editoriale curioso.
Il merito va al suo autore, dapprima sconosciuto, Jeff Kinney: lo lancia su un blog come storia illustrata, poi diventa un fenomeno sul web e infine un libro che svetta le classifiche.

E ora sbarca al cinema. Il 19 marzo in USA, mentre per vederlo in Italia, bisogna aspettare l’autunno. Il film è diretto da Thor Freudenthal. Greg è interpretato da Zachary Gordon.

Greg è stato paragonato un po’ a Gianburrasca, un po’ a Charlie Brown. E le sue avventure sono state lodate anche per essere un ottimo antidoto al bullismo e uno spassoso diario per tutti i ragazzini in una fase della vita un po’ agitata.

In fondo chi non si è mai sentito un adolescente imbranato?

martedì 1 febbraio 2011

Art Project Google

Google ha presentato Art Project, progetto che nasce dalla collaborazione con alcuni dei più prestigiosi musei d’arte del mondo, tra cui la Galleria degli Uffizi e il Van Gogh Musem di Amsterdam, che offre a chiunque l’impareggiabile opportunità di scoprire e di vedere in rete oltre 1000 opere d’arte.

Uno dei musei da visitare ad Amsterdam è il Van Gogh Museum e la casa di Rembrandt, la casa dove il pittore visse dal 1639 al 1659 che è stata trasformata in museo e raccoglie, oltre a oggetti personali, un’ampia collezione di acqueforti del Maestro e dipinti di artisti che lo ispirarono. L’Italia non è seconda a nessuno con la Galleria degli Uffici, straordinario contenitore di dipinti che abbracciano un periodo storico dal Duecento fino ai giorni nostri, ed uno spazio geografico che comprende oltre l’Italia molte regioni europee. Passeggiare per la Galleria degli Uffizi ed ammirare da vicino i quadri di Van Gogh è possibile grazie al progetto Google Art Project. Negli ultimi 18 mesi, Google ha collaborato con 17 musei d’arte. Questa collaborazione, il cui risultato si può esplorare sul sito googleartproject.com, ha visto la realizzazione di immagini in altissima risoluzione di alcuni dei capolavori dell’arte di tutti i tempi. Sul sito è possibile visionare migliaia di immagini di opere d’arte e fare un tour a 360° delle singole gallerie d’arte, grazie alla nuovissima tecnologia di Street View.

01.02.2011 in News di Marco 3Google presenta Art ProjectGoogle ha presentato Art Project, progetto che nasce dalla collaborazione con alcuni dei più prestigiosi musei d’arte del mondo, tra cui la Galleria degli Uffizi e il Van Gogh Musem di Amsterdam, che offre a chiunque l’impareggiabile opportunità di scoprire e di vedere in rete oltre 1000 opere d’arte.

Uno dei musei da visitare ad Amsterdam è il Van Gogh Museum e la casa di Rembrandt, la casa dove il pittore visse dal 1639 al 1659 che è stata trasformata in museo e raccoglie, oltre a oggetti personali, un’ampia collezione di acqueforti del Maestro e dipinti di artisti che lo ispirarono. L’Italia non è seconda a nessuno con la Galleria degli Uffici, straordinario contenitore di dipinti che abbracciano un periodo storico dal Duecento fino ai giorni nostri, ed uno spazio geografico che comprende oltre l’Italia molte regioni europee. Passeggiare per la Galleria degli Uffizi ed ammirare da vicino i quadri di Van Gogh è possibile grazie al progetto Google Art Project. Negli ultimi 18 mesi, Google ha collaborato con 17 musei d’arte. Questa collaborazione, il cui risultato si può esplorare sul sito googleartproject.com, ha visto la realizzazione di immagini in altissima risoluzione di alcuni dei capolavori dell’arte di tutti i tempi. Sul sito è possibile visionare migliaia di immagini di opere d’arte e fare un tour a 360° delle singole gallerie d’arte, grazie alla nuovissima tecnologia di Street View.
Google Art Project
Google Art, unico nel suo genere, è un progetto che permette a chiunque e ovunque nel mondo di conoscere la storia di un gran numero d’opere d’arte e degli artisti che le hanno create, a portata di clic.
L’Arte, dunque, sempre di più diventa accessibile ed ammirabile, gratuitamente, fino al suo più piccolo dettaglio. Ciascuno dei musei coinvolti ha lavorato fianco a fianco con Google, per offrire la propria consulenza ed esperienza in tutte le fasi del progetto, dalla scelta delle collezioni alle indicazioni sull’angolatura degli scatti delle foto, fino a quali informazioni fornire a corredo dell’opera.

giovedì 27 gennaio 2011

OneGeology, cosa abbiamo sotto i piedi?


OneGeology, cosa abbiamo sotto i piedi


Volete sapere se la vostra casa è su una faglia sismica o una zona dove è diffuso il radon radioattivo? O quali caratteristiche ha il terreno dove vogliono costruire il Ponte sullo Stretto o una centrale nucleare? Finalmente a disposizione di tutti su internet la mappa geologica europea. Leggi l'articolo
di Federico Formica immagini per gentile concessione OneGeologyISPRA



A ognuno la sua faglia
Come il sangue nelle vene, sotto il nostro paese scorrono le faglie: fratture della roccia lungo le quali possono scatenarsi i terremoti.

Un cioccolatino per ricordare Il 27 gennaio

Un cioccolatino per ricordareIl 27 gennaio, Giorno della Memoria, è l'anniversario della liberazione dei campi di sterminio Auschwitz-Birkenau. Il racconto di Ida Marcheria, sopravvissuta alla Shoah, grazie a una bugia sull'età e alla promessa di una torta al cioccolato.

Siamo nate a Trieste, in una famiglia ebrea come tante altre, ebree o cristiane, in un appartamento in piazza della Borsa, vicina a piazza Grande, quella che oggi si chiama piazza dell'Unità. Mio padre, che si chiamava Ernesto, era commerciante di prodotti kasher, prodotti di vario tipo come carne, azzime, e tanti altri. Vendeva e commerciava in un bel negozio, frequentato dai membri della nostra Comunità, ma anche da tanti triestini non ebrei. Mia madre, Anna Nacson, era invece una casalinga e come la maggior parte delle donne allora - ma anche oggi tocca sempre a loro - si occupava di noi figli. Il maggiore di noi si chiama Giacomo ed era nato nel 1926. C'era poi Raffaele, che era del 1927. Poi io e Stella, da tutti chiamata Stellina anche per distinguerla dalla nonna che aveva lo stesso nome. Noi eravamo le bambine, le piccole di casa.





Tratto da:Nation Geographic Italia

martedì 18 gennaio 2011

Nuova assenza

Salve ragazzi,

sto pensando che post scrivere e faccio sempre più ricerche interessanti. Ho tre qualche idee ma con i compiti e tutto è difficile.
Credo che mi dovrò assentare per qualche settimane, il tempo di riaggiustare tutto.
Grazie